VIII Domenica dopo Pentecoste

umileDomenica 19 luglio 2015
vangelo Marco ( (Mc 10,35-45)

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Commento

Quando si diviene discepoli di Gesù si lascia il regime e le regole che governano il regno di Satana e si entra in un altro regime, con altre regole:
quelle del regno di Dio, il cui re è Gesù Signore.
Egli è povero in spirito, mite, misericordioso, umile, puro di cuore, operatore di pace, assetato di giustizia, pieno di carità verso tutti, amante della verità, luce di Dio sulla nostra terra, l’ultimo per servire tutti, colui che dona la vita in riscatto per i molti.
Il nostro Re ci chiede di essere imitato in tutte queste sue virtù.

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