II domenica dopo la Dedicazione

domenica24Domenica 29 ottobre 2017
vangelo Matteo ( Mt 13,47-52)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Commento

La parabola della rete gettata nel mare che Gesù ci ha raccontato è ricordata solo nel Vangelo di Matteo. Capita di trovare spesso dei puri che all’orizzonte non intravvedono tanto una grande rete accogliente, ma modificherebbero volentieri il Vangelo distinguendo da subito la rete dei pesci buoni da quella dei pesci cattivi. Mentre ancora viviamo di mescolanza, di meticciato. Dove bene e male si confondono. Confusi non tanto nelle cose che ci stanno intorno, ma anche dentro di noi. E questo chiede anzitutto discernimento.In ascolto del vangelo ci è fatto dono di una saggezza che ci aiuta a tradurre le cose belle del passato dentro il presente; rideclinando le nostre tradizioni guardando al futuro. Oltre il risentimento e la tristezza.

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