Ricostruzione neomedioevale della chiesa di S.Agata (3)

S/W Ver: 99.21.08R

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Attingendo a solo scopo divulgativo dal volume  “MONTICELLO BRIANZA, PAESAGGI, UOMINI, CULTURE” testi di Ilaria Sironi, Laura Caspani, Virginio Longoni con fotografie di Pietro Redaelli edizione dell’Amministrazione Comunale di Monticello,riassumo le notizie storiche sulla chiesa parrocchiale di Monticello.
Sono ricerche molto interessanti ed accurate e ringrazio per poterle riportare.
Nella pagina precedente eravamo arrivati al 1876, data di edificazione dell’altare maggiore e del completamento dei lavori di rifacimento della chiesa.

..La nuova chiesa fu consacrata il 14 maggio 1876 dall’arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana, giunto a Monticello per amministrare le cresime;  l’evento fu registrato in un atto notarile sottoscritto dall’arcivescovo stesso, dal parroco don Baroni, dal sindaco Daniele Cressini e dalle numerose personalità civili ed ecclesistiche invitate quel giorno. (APM cart 5, rogito dell’erezione e consacrazione della chiesa di Monticello, in data 14 maggio 1876).
La chiesa così come appare oggi ha una pianta a tre navate, suddivisa ciascuna in tre campate coperte da volte a crociera ogivali, rette da pilastri.
Le navate laterali sono concluse da piccole cappelle quadrate, mentre quella centrale ha un’ampia cappella maggiore conclusa da un’abside semicircolare.
Il linguaggio architettonico è chiaramente neomedievale: gli archi a sesto acuto, le volte e le campate si ispirano alle chiese medievali che venivano studiate e restaurate in quegli anni. Non è da escludere che il Tagliasacchi conoscesse il manuale di Edoardo Arborio Mella sull’architettura gotica, pubblicato nel 1863, che forniva tracciati geometrici e modelli ordinati da destinare all’architettuta religiosa moderna.
Il paramento murario esterno delle fiancate, scandito da contrafforti e realizzato in pietre e laterizio non intonacato, non consente di distinguere a un primo esame l’intervento del Tagliasacchi dalle preesistenze settecentesche.
Sicuramente l’abside è un rifacimento ottocentesco, con la ripresa del modulo romanico degli archetti ciechi sovrastati da una cornice in cotto di archetti pensili.
E’ presumibilmente ottocentesco anche il campanile attuale, costruito sopra la cappella della Vergine; nella pianta del 1733, infatti, il vecchio campanile era collocato sul lato opposto dell’edificio.
L’attuale torre campanaria si presenta anch’essa in forme neomedievali, sul fusto corre una cornice marcapiano in pietra che distacca la base (inserita nella navata laterale destra) dalla parte mediana, a sua volta scandita da due cornici in altrettante parti. Nella prima, decorata anche con archetti pensili in cotto, si apre una monofora per ciascun lato visibile, nella seconda è collocato l’orologio.
Vi è infine la cella campanaria con apertura a tutto sesto con ghiere in laterizio, decorata anch’essa con archetti pensili e coronata da una cuspide conica in rame….

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